di Gaetano Santangelo

        L’assonanza tra le parole reflex e riflettere giustifica la scelta del nome di questa rubrica che ho tenuto su Amadeus dal febbraio 2015 al dicembre 2019 quando il mensile, nato nel dicembre 1989, compiva trent’anni.

     Senza il lavoro di chi opera dietro le quinte Amadeus non arriverebbe nelle vostre case. Quelle pagine che sembrano estranee al giornale e si chiamano “pubblicità” (ma nel nostro caso possono spesso essere considerate d’informazione: cosa accade, come, quando e dove si trova un concerto, un cd, una rappresentazione teatrale) sono frutto di un lavoro silenzioso e tenace. Lo svolgeva Simona Riva, una collega che fino alla fine ha dedicato buona parte della sua vita professionale al nostro mensile e a soli cinquant’anni ci ha lasciato. Oggi che non c’è più possiamo capire quanto ci manca. A lei dedico questo reflex.

Cara Simo,
si è chiuso il sipario, ma nessuno si è presentato ad accogliere gli applausi. Eppure ho sentito quelli di molti che ti hanno conosciuto. Ora, arrivare in ufficio, dopo esserci lasciati allo stand Amadeus di Mondomusica a Cremona solo due giorni fa, mentre eri intenta a rincorrere l’ultimo potenziale inserzionista con l’impegno di trovarci in ufficio il prossimo lunedì e occuparci di due o tre pratiche in sospeso e non trovarti, mi ha lasciato sgomento. Perché questo non trovarti era per sempre.
Come era possibile? Non eri tu che indomita inseguivi col telefono imprendibili clienti? Ancora una volta ho ammirato la tua caparbietà, il tuo attaccamento a un lavoro che per te era diventato sempre più duro e faticoso e, pur sapendo che lo dovevi condividere con un terribile fardello, a noi lo facevi sembrare come una normale stagione della tua vita. Invece era l’ultima e in cuor tuo lo temevi ma hai saputo abilmente nasconderlo.
Ora, se Amadeus naviga come un veliero in acque meno agitate è sempre grazie alla tua incrollabile forza. Ancora una volta hai sollevato il telefono al momento giusto e avviandoci verso il nuovo approdo di Cose Belle d’Italia. Oggi Amadeus, come un piccolo veliero avanza con una vela strappata, una delle più importanti, ma il tuo esempio ci darà la forza di proseguire la navigazione. Guarderemo con nostalgia alla lunga strada percorsa insieme. Ci mancherà il tuo sorriso, ci mancherà la tua determinazione, ma ci rimane il tuo esempio come uno stimolo a essere sempre sul pezzo contro tutto e contro tutti. Ciao Simo

(Amadeus n. 324–novembre 2016)