In occasione dl decennale della morte di Claudio Abbado, avvenuta a Bologna il 20 gennaio del 2014, iniziamo la pubblicazione di tutti gli articoli dedicati da Amadeus al grande direttore d’orchestra, protagonista della vita musicale del Novecento e di questo primo scorcio del nuovo secolo.
È stato inevitabile che, fin dal primo numero, la nostra attenzione fosse rivolta al Maestro da poco eletto a una delle cariche più prestigiose: quella di direttore dei Berliner Philharmoniker.

(Gennaio 2001 – Amadeus n. 134)

Verdi: Pagine Inedite

di Rubens Tedeschi

Tra tante celebrazioni inutili, l’anno verdiano riporta alla luce qualche reperto istruttivo. È il caso delle Pagine inedite, registrate vent’anni or sono da Pavarotti con Abbado e l’Orchestra della Scala. Opportunamente ristampato, il compact raccoglie, tra il preludio originale del Boccanegra e la Sinfonia dell’Aida, sei arie composte in varie occasioni. Ritroviamo il musicista ventenne nella scena lirica Io la vidi: attribuita erroneamente all’Attila nei titoli del disco, è in realtà un’esercitazione scolastica del 1833 sui versi di Calisto Bassi, ricavati dal libretto di una Elodia di San Mauro. Dell’Attila è invece l’Adagio Oh dolore costruito su misura per il celebre Napoleone Moriani che, nel 1946, impersonò Foresto alla Scala. Al bisogno anche Verdi sapeva adattarsi alle esigenze degli interpreti.
Per Nicola lvanov, raccomandato da Rossini, inserisce nell’Ernani l’aria eroica Odi il voto; all’illustre Mario (Matteo de Candia) regala nei Due Foscari la cabaletta Sì lo sento col si bemolle sopracuto, collocata dopo la cavatina Dal più remoto esilio. Chiude la serie À toi que j’ai chérie per François Villeret, interprete parigino dei Vespri.
Non ancora «tenorissimo» nei concerti popolari, Pavarotti mostra in questi brani tutta la primiera eccellenza. Claudio Abbado, da parte sua, conclude il panorama con un brano rarissimo: l’ampia Sinfonia progettata per la prima milanese dell’Aida, provata e ritirata grazie all’infallibile senso verdiano del teatro.

Verdi: Pagine Inedite
Luciano Pavarotti – Orchestra della Scala – Claudio Abbado
Warner Fonit / 8573-84104 / 1978, 1980