di Gaetano Santangelo
Sono le fiabe ad ispirare la giovanissima Rebecca Taio nella scelta del programma di questo suo primo cd. Fiabe che hanno trovato nella musica di compositori vissuti a cavallo dell’Ottocento e del Novecento il percorso più convincente per narrare con un linguaggio diverso, quello appunto delle sette note, le emozioni legate al mondo dell’infanzia.
Si chiama Undine e si riferisce, come del resto Le Prelude à l’aprés midi d’un faune di Claude Debussy e La flüte de Pan di Jules Moquet, al magico mondo evocato da Carl Reinecke con la Sonata per flauto e pianoforte op. 167. Un brano molto amato dai flautisti perché sembra voler riprodurre con i suoni, il medesimo mondo sognato da Henry Rousseau, il doganiere autodidatta, autore di dipinti sospesi tra sogno e realtà.
“L’incantatrice di serpenti” che nel dipinto di Russeau suona il flauto e può ben rappresentare il mondo onirico rievocato dai brani proposti in questo concerto e nel cd da Rebecca Taio che prende per mano lo spettatore e lo conduce di nota in nota in un intricato percorso verde e pieno di colori e di intensi profumi in un gioco colorato che si anima e si trasforma in fiaba. Ed eccolo il miracolo della musica che si fa materia, si colora di piccole macchie sonore e descrive, racconta, si interrompe e prosegue in mille rivoli fino a tacere estenuata e paga di aver saputo senza parole, senza colori, in modo del tutto immateriale, soltanto col semplice suono d’un flauto, ripercorrere le fantasie infantili di una giovanissima artista che riesce a donare tutta sé stessa alle emozioni della musica, ma soprattutto sa donarle ai comuni mortali, affascinati dalla sua eterea e sognante bellezza. E affascinato sembra anche Luca Colombarolli che al piano asseconda con garbo le oniriche fantasie della solista.
Può un cd restituire queste magiche atmosfere? Sì, se ascoltate a occhi chiusi. E se siete tecnologicamente “a la page” in mancanza, potete ricorrere all’informatica per rivivere il mondo fatato di Undine o quello del Faune semplicemente con un clic.
Tutto ciò hanno vissuto gli spettatori del Concerto che si è svolto a Merate domenica 11 nell’Auditorium del Comune e sono tornati a casa con il bellissimo cd Undine e con il ricordo di un incantevole concerto.