C’è sempre magia nell’insegnamento: è un dono che non tutti possiedono, eppure ognuno di noi, anche involontariamente, ha insegnato qualcosa a una persona. Ma avere la passione di tramandare le proprie conoscenze, e ancora di più attraverso la musica, quasi diventa una missione, che in questa nazione può apparire superflua, per quanto poco l’arte di Bach, Mozart, Beethoven, Čajkovskij (ma anche quella della canzone napoletana, dei cantautori, della popular e world music) viene considerata dalle istituzioni nostrane. Così quando siamo venuti a conoscenza del lavoro che il Maestro Salvatore Valente sta portando avanti a Casarano (in provincia di Lecce), ci siamo incuriositi e direttamente con lui abbiamo voluto farci raccontare la sua storia e quella della scuola e orchestra che portano il suo nome.

Maestro Valente ci racconti l’origine dell’Orchestra Filarmonica Valente?
“La musica è un dono che il Signore ci ha dato per poter comunicare con Lui!”. È questa la mia ferrea convinzione, la Musica è anche la primissima creazione di Dio, prima ancora della Luce. Perché Dio disse: “Fiat Lux”.
Sarebbe bastato pensarlo, e l’universo sarebbe stato creato lo stesso. Ma Dio disse, quindi parlò, emise vibrazione, quindi un suono e con questo creò la Musica, prima della Luce, prima di qualsiasi altra cosa. In quanto dono di Dio deve essere allora accessibile a tutti.
Con questa convinzione nel maggio 2010 ho fondato l’Associazione “Orchestra Filarmonica Valente Onlus”. Negli Istituti Comprensivi di Casarano ho illustrato il progetto, e in due stanzette piccolissime è partita la grande avventura: il 10 agosto dello stesso anno, a meno di 3 mesi dall’inizio, un’Orchestra formata da bimbi dai 5 ai 10 anni apre il concerto di Franco Simone e Rita Cammarano a Marina di Racale (LE). Esegue un brano da me composto, appositamente per i primi esercizi musicali: “Amore Possibile” viene subito adottato dai bimbi e dai genitori come l’inno rappresentativo dell’Orchestra. Lo stesso brano verrà eseguito dai piccoli nell’udienza col Papa a Dicembre 2011 e trasmesso dalla Radio Vaticana.
La prima uscita a Casarano è stata memorabile: sedie e sgabelli portati da casa, i bambini hanno improvvisato un piccolo concerto natalizio il giorno 25 dicembre 2010, nella piazza principale, all’uscita della Messa mattutina della Chiesa Matrice; forse il primo flashmob musicale in Italia, quando i flashmob non erano ancora di moda.
Il pensiero che sta dietro all’Orchestra e all’’Accademia a essa collegata, non è solo di sviluppo della pratica musicale, ma attraverso la Musica i ragazzi crescono in un ambiente sano e culturalmente stimolante.
Negli ultimi anni musicisti professionisti hanno insegnato e insegnano nell’Accademia, a titolo gratuito: per passione. Nel corso degli anni molti ragazzi dell’Associazione hanno affrontato e superato gli esami di ammissione nei vari Conservatori Musicali (Monopoli, Bari, Parma ecc.).

Pur coscienti che la strada da percorrere è ancora lunga e in salita, l’Orchestra ha comunque collezionato esperienze entusiasmanti, come il riconoscimento ufficiale da parte del Comune di Casarano, della Provincia di Lecce, della Regione Puglia, i concerti annuali che ha tenuto periodicamente nel Parco dell’Autodromo di Monza in occasione delle Monziadi (le Olimpiadi della Legalità), il concerto tenuto a Maggio del 2017, con un discreto successo, al Teatro Elfo-Puccini di Milano, i concerti di Capodanno tenuti nella Cattedrale di Otranto e a Casarano, con il teatro sempre pieno… e ancora il successo ottenuto nel Teatro Verdi di Busseto.
A questi si aggiungono altri concerti, di beneficienza e non, una Masterclass con il Maestro Alessandro Ferrari (Direttore d’orchestra e violinista al Teatro alla Scala di Milano), la visita di alcuni ragazzi allo stesso teatro con la possibilità di assistere alle prove a porte chiuse del Maestro coreano Myung-Whun Chung che ha permesso loro di sedersi tra gli orchestrali, la partecipazione alle “Prove aperte” del 4 febbraio con lo stesso Maestro Chung e il violinista greco Leonidas Kavakos.
Devo ringraziare la Dott.ssa Flavia Oppizzi, perché dopo aver visto e sentito suonare i ragazzi, li ha presi a cuore, organizzano concerti, incontri con i più grandi Maestri e addirittura si è spesa con tutte le persone di sua conoscenza, per trovare fondi e strumenti usati per questi ragazzi.
Tutte queste esperienze sono altamente motivanti per i ragazzi, che proiettano la propria mente verso quello che potrebbe essere il loro futuro lavorativo, ma servono anche e soprattutto a far capire loro che i grandi obiettivi si raggiungono con lo studio ed il lavoro costante di ogni giorno. Ed è proprio grazie al lavoro silenzioso e prezioso degli insegnanti che affiancano l’Orchestra, se i ragazzi possono esprimere e affinare i loro talenti. Le lezioni, si svolgono nella sede dell’Istituto Comprensivo POLO 3 di Casarano,  grazie alla sensibilità della Dirigente Rita Augusta Primiceri.

Lei è nato in Puglia, ma si è spostato per studiare al nord…
Sono nato in Puglia ma mi sono trasferito al nord precisamente a Mantova per studiare. Provengo da famiglia povera, i miei genitori non potevano permettersi il lusso di mantenermi agli studi e così, grazie ai miei zii Ruggero Fioretto a Teresa Saporito che mi hanno ospitato in casa loro, mi sono potuto iscrivere al Conservatorio Musicale di Mantova, che allora si chiamava Lucio Campiani, ed era una succursale di Parma. Facevo otto ore al giorno di lavoro come imbianchino con mio zio, per mantenermi, poi la sera studiavo e frequentavo il Conservatorio Musicale.
Stando al nord ho visto che era tutto diverso dal sud, mi sono visto proiettato in un futuro che non avrei mai immaginato. Ho avuto da subito la sensazione di qualcosa di nuovo, di diverso… era bellissimo! Come tutti quelli che si spostano per poter ottenere ciò che per svariati motivi, la propria terra non è in grado di offrirti. Il mio cuore era rivolto ai miei genitori, agli amici, ma la voglia di crescere, era come un fuoco che ardeva e che mi prendeva sempre più. Sono stato accolto con gioia al nord, mi sentivo quasi a casa mia (quasi). Dopo anni di studio, di esperienze artistiche, di avventure amorose (mia moglie è mantovana doc), il richiamo della mia terra era troppo forte, poi in quel periodo nasceva la Lega come forza politica contro il sud, allora decisi di rientrare. Ringrazio mia moglie che mi è stata sempre a fianco e ha deciso di seguirmi senza esitare… questo è vero amore, amando sentirsi amati. Io penso che tutti quelli come me, e quando dico come me, intendo dire tutti gli immigrati di ogni razza, colore, religione, che si spostano per lavorare, sentano la nostalgia della propria terra e tornerebbero volentieri in dietro se avessero le stesse opportunità che il nord è in grado di offrire. Per questo motivo ho aperto l’Associazione.

Anni di studio che l’anno portata a lavorare con compagini sia classiche che no: da questa esperienza cosa ha imparato?
Ho imparato che se vuoi ottenere qualcosa di grande, devi fare grandi sacrifici e studiare molto e sempre, anche quando finisci gli studi ordinari del Conservatorio, perché è proprio dopo la laurea che comincia il confronto, e non puoi permetterti di rimanere in dietro rispetto ai tuoi colleghi, perché: la vera forza sta nel sapere.
Ho fatto parte di alcuni gruppi musicali di liscio e di musica leggera, in particolare il gruppo “Lae e Ramon” con il quale mi sono esibito in molte balere.
Dall’esperienza concertistica con la “Nova AIDEM” di Firenze ho conosciuto molti grandi artisti, tornando al sud ho trasportato questa esperienza nelle più importanti Bande pugliesi con i migliori maestri direttori di Banda quali Ligonzo, Miglietta, Orsini, ecc. Tempi d’oro per quel periodo sia artisticamente che finanziariamente. L’esperienza con i bambini è partita attraverso l’incontro con un sacerdote: così ho scoperto di avere una forte attitudine nell’insegnamento della musica ai bimbi anche in tenera età. Ho creato dapprima una Banda di 100 bambini portandola in tournée nelle piazze di tutto il Sud Italia. Terminata questa esperienza ero pronto per osare di più… la creazione di un’orchestra formata da bambini (ora ragazzi universitari) e con la scuola annessa una continua preparazione di nuovi allievi.

Dopo queste esperienze al nord ha deciso di tornare in Puglia e fondare l’associazione e con essa la scuola musicale. Come è stata accolta questa iniziativa?
È stata accolta con molto entusiasmo da parte dei bambini e devo dire anche dai genitori, ma ho subìto molte critiche dai parte dei colleghi, perché la scuola era, è, e sarà sempre gratuita per chi non si può permettere di pagarsi le lezioni private. Ribadisco il concetto: “la musica è un dono di Dio, che Lui ha fatto all’uomo, affinché attraverso la musica possiamo ringraziarlo di averci donato la vita”. Quindi, gratuitamente ci è stato dato e gratuitamente dobbiamo dare. Purtroppo questo concetto, per svariati motivi, a volte anche giustificabili, non viene rispettato.

Dalla sua esperienza, come vengono accolte queste iniziative di educazione culturale, nel nel suo territorio e in generale al sud, dove tutte le cronache quotidiane ci dipingono come degradato?
Questa è una domanda interessante. Nella nostra Associazione non si bestemmia, non si alza la voce, non si parla in modo volgare, si rispettano gli anziani, bisogna essere gentili con tutti.
Queste e molte altre regole di buon senso e di educazione civica, che sono sparite, per noi sono essenziali per ritornare ad essere persone civili. Regole che sono state accolte bene dai genitori e devo dire anche dai ragazzi stessi. Se questi principii venissero reinseriti in tutte le scuole, a partire da quelle dell’infanzia, ecco che il degrado e la povertà dell’essere umano, sparirebbero. Anche il genitore più ignorante e maleducato capisce l’importanza di queste regole e nella nostra Associazione sono state, da prima snobbate poi, vedendo i risultati, accolte ed elogiate.

Il supporto delle istituzioni e della politica dovrebbe essere necessario per chi opera in campo educativo, che esperienze ha avuto in questo senso?
Devo dire che il supporto della politica fino ad oggi, è stato del tutto assente e sordo alle continue richieste di aiuto, in un solo caso, in undici anni di attività, abbiamo avuto un contributo di 10.000 euro da parte dello Stato, per organizzare una serie di concerti.
Forze politiche locali, regionali e nazionali non sono state attente; un’organizzazione che è in continua crescita, secondo me, dovrebbe avere più attenzione. Purtroppo se non sei “amico dell’amico” non vieni preso in considerazione.
L’unico supporto locale, e mi rendo conto che non è poco, l’ho dalla Dirigente scolastica del terzo polo di Casarano, la Professoressa Rita Augusta Primiceri, che, dopo aver constatato la validità dell’iniziativa, l’ha sposata in pieno concedendo, dopo tutti i passaggi istituzionali previsti dalla legge, l’uso nelle ore pomeridiane di tre aule per poter svolgere le attività di educazione musicale e civica in luoghi sani, puliti e a norma.
Anche il Comune di Casarano, nel suo piccolo è stato favorevole e addirittura ha fatto una delibera di consiglio per riconoscere l’orchestra dei giovani come “orchestra comunale” specificando però che la delibera non comporta alcun onere di spesa per il comune. Sono tante le associazioni valide e meritevoli di attenzione da parte degli enti pubblici.

Che futuro sogna per l’Orchestra Filarmonica Valente?
Il mio sogno è quello di vedere i giovani talenti musicali sedersi a fianco a grandi ed esperti orchestrali, sotto la guida di un grande maestro e insieme fare una magnifica Orchestra Sinfonica, di ottanta, cento elementi e farla diventare la più grande e importante Orchestra d’Europa, con sede proprio in Puglia, nel sud Salento.
Io mi impegnerò a lavorare affinché tutto questo avvenga. Ma anche concentrarmi per migliorare la scuola di musica, creando un polo delle Arti che comprenda non solo l’insegnamento della musica, inserendo tutte le cattedre in particolare quelle che io definisco in via di estinzione, come oboe, fagotto, corno e tutti gli strumenti particolari. A fianco a questo insegnare a costruire le scenografie, i balletti, i costumi di teatro, i mestieri di tecnico luci e audio. Tutto quello che serve per riportare ai massimi splendori il mondo delle Arti. Naturalmente con insegnanti di alto profilo artistico e capacità di insegnamento, perché sappiamo tutti che essere un bravo strumentista non vuol dire essere un bravo insegnante.
Tutto questo completamente gratuito, perché solo così si è liberi di selezionare in base alle capacità di apprendimento e alla musicalità di ogni allievo. Ecco perché lo Stato deve garantire il diritto allo studio, togliendo ogni forma di tassa; solo così elimineremmo ogni forma di discriminazione e si andrebbe avanti per meritocrazia, indipendentemente dal portafoglio dei genitori.
Spero che questo mio pensiero diventi un messaggio per tutti, che arrivi ai nostri politici e che la smettano solo di parlare… parlare… parlare, e passino al fare… fare…  fare…