È ormai invalso l’uso di promuovere a naviganti i frequentatori della rete così che quest’ultima è l’oceano dove ogni sito e ogni post rappresentano una goccia e dove tutte le gocce diventano mare. Bene, è nostro vivo desiderio che quelli che frequentano questo tratto di mare si sentano in un ambiente sicuro e protetto, un porto dove la musica è il faro che indica la via per l’approdo.
Per ragioni ben note ai lettori di Amadeus, non sarà più possibile comunicare attraverso le pagine della rivista che ha cessato le pubblicazioni. Da lì ha preso le mosse la Fondazione. D’or in poi utilizzeremo i più veloci ed efficaci percorsi mediatici affidandoci principalmente, anche se non esclusivamente, alla rete, ai social, prestando particolare attenzione agli eventi dal vivo, dove protagoniste sono le persone: musicisti e musicofili.
È anche la rapida decadenza dei supporti a cui ci eravamo abituati e affezionati, come il cd, ormai considerato obsoleto, che ci obbliga a volgere lo sguardo altrove, senza peraltro ignorare, tra i patiti della musica, coloro che non si limitano all’ascolto dal vivo (oggi in lenta ripresa dopo il lockdown); coloro che hanno bisogno di un contatto fisico con l’oggetto amato tanto che in molti hanno scoperto o ritrovato un vecchio amico: il vinile, ormai messo nel dimenticatoio. E… sorpresa! Suona meglio!
Ma, come si sa, in tutte le belle storie c’è un lato in ombra. E non si tratta di un lato trascurabile, anzi… si chiama streaming e la fa da padrone. Ma vinile o streaming, da qualunque lato la vogliamo vedere, una cosa è certa: davanti a noi abbiamo un futuro tutto da inventare e per farlo chiediamo aiuto agli amanti della musica (professionisti o appassionati) e a coloro che vorranno contribuire a rendere sempre più ricco di idee il percorso non agevole di chi si occupa di cultura in questo Paese, favorendo con ogni mezzo l’obbiettivo primario che per noi è stato, è e sarà la diffusione della cultura musicale. L’abbiamo fatto per oltre cinquant’anni con numerose pubblicazioni e con Amadeus; vorremmo continuare con la Fondazione che ha dimostrato la propria vitalità con i numerosi progetti realizzati.
Ricominciamo proponendo Cluster, un e-book pieno di sorprese e di suggerimenti per un ascolto consapevole della musica, un percorso interrotto nostro malgrado. La rete c’è, si è impadronita del nostro tempo, non lasciamoci usare. Abbiamo un solo modo per non soccombere: utilizzarla. Grazie alle sue potenzialità potrà aiutarci a rendere sempre più ricco il carniere di coloro che amano la musica.