di Gaetano Santangelo
L’assonanza tra le parole reflex e riflettere giustifica la scelta del nome di questa rubrica che ho tenuto su Amadeus dal febbraio 2015 al dicembre 2019 quando il mensile, nato nel dicembre 1989, compiva trent’anni.
La rubrica “Imperdibili” segnala mensilmente, in coda alle recensioni dei cd, le registrazioni che in versione digitale e/o analogica non possono mancare nella discoteca di ogni appassionato collezionista e audiofilo. Visto che Reflex vuole essere un invito a una riflessione su argomenti riguardanti, tra l’altro, i contenuti del nostro mensile, ascoltando il cd del numero di gennaio che ha come protagonisti due illustri rappresentanti delle scene musicali internazionali (Mario Brunello e Giuliano Carmignola), mi è sorta spontanea una domanda: quanti tra i numerosi cd proposti da Amadeus potrebbero figurare tra gli imperdibili? Mi riferisco a quelli che sono stati pubblicati in esclusiva per Amadeus, a partire dall’Estro Armonico (con l’Ensemble Concerto diretto da Roberto Gini) del lontano 1991 per arrivare appunto alle ultime due uscite dedicate a Brahms (con i citati solisti) e a Mozart (con l’ultima registrazione di Aldo Ciccolini, entrambe degne di figurare tra gli imperdibili per due ragioni: la prima è che si tratta di esecuzioni esemplari il cui livello artistico le colloca tra le più intense ed emozionanti del panorama discografico degli ultimi anni, la seconda è che sono registrazioni dal vivo, come i nostri lettori avranno avuto modo di verificare ascoltando i due cd. Ma spero abbiamo saputo cogliere e apprezzare anche il particolare clima che accompagna le due esibizioni. Del resto questi tre nomi: Ciccolini, Brunello e Carmignola, sia pure di generazioni diverse, fanno parte del gotha del concertismo internazionale. E qui non posso non citare gli altri “imperdibili” dei due artisti presenti nel cd di gennaio: le Sonate per violoncello e pianoforte (con Lucchesini) e i Concerti per violino e orchestra di Mozart (con il Quartettone diretto da Calo De Martini) ancora oggi insuperati nonostante le successive versioni. E a proposito di Orchestre che hanno preso parte al Doppio di Brahms non mi resta che citare Donato Renzetti che ha guidato da par suo l’Orchestra della Toscana.
(Amadeus n. 339–febbraio 2018)